ESA e Cina sognano una colonia lunare comune.

E’ il caso di parlare di sogni? Al momento non vi sono proposte concretre comuni, ma soltanto idee,
Una cosa è certa : vi è coincidenza di intenti tra ESA e Cina che sta discutendo l’ipotesi di collaborare con player internazionali, inclusa l’European Space Agency (Esa), alla costruzione di una base sulla Luna.
L’Esa ha ipotizzato l’invio di robot sulla Luna nel prossimo decennio al fine di cominciare la costruzione di quella che potrebbe essere la prima colonia umana nello spazio.
Non vi è una tempistica ufficiale. Il progetto fu presentato, pur in assenza di tempistica ufficiale, a un simposio di dicembre 2015 ipotizzando inoltre, a base completata, l’ambizioso e successivo obiettivo di raggiungere Marte.
 La Cina ha avviato un altrettanto ambizioso programma spaziale che prevede anche la visita al “pianeta rosso”: è stato lanciato  un razzo con un altro pezzo della stazione orbitante in costruzione, mentre il prossimo anno ci sarà la prima missione sulla faccia più lontana della Luna.
Le discussioni in corso con l’Esa ripropongono il problema del ruolo della Cina a livello internazionale, viste le resistenze soprattutto americane.
In un orizzonte non lontano e cioè nel 2024 si prevede peraltro il decommissionamento della Stazione spaziale internazionale e la Stazione spaziale cinese potrebbe rimanere come l’unica operativa intorno alla Terra.
 Cosa accadrà  a livello internazionale.
Francia, Germania e Italia sembrano favorevoli a un possibile maggior coinvolgimento della Cina, mentre non sono chiare  le posizioni finali di Russia e Usa.
 Il Giappone al momento appare indeciso sugli assetti geopolitici in Estremo Oriente.

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