Il sito web dell’agenzia spaziale russa Roscosmos è stato oggetto ancora una volta di un massiccio attacco informatico di tipo DDoS effettuato.
Da Agenzia Nova.
Il sito web dell’agenzia spaziale russa Roscosmos è stato oggetto ancora una volta di un massiccio attacco informatico di tipo DDoS effettuato.
Da Agenzia Nova.
“Secondo alcuni report provenienti dal fronte ucraino, le forze armate russe avrebbero distrutto i poli industriali di Yuzhnoye e Yuzhmash, responsabili della produzione di componenti per i lanciatori Antares, impiegati dalla Nasa per rifornire la Stazione spaziale internazionale, e per i Vega e Vega-C, realizzati in Italia”
”Da le Formiche.”
Nei prossimi giorni assisteremo con molta probabilità ad uno stravolgimento anche dei programmi spaziali.
Colao e Saccoccia non sembrano rendersene conto.
“In reazione alle sanzioni dell’Ue contro le nostre aziende, Roscosmos sospende la sua cooperazione con i partner europei nell’organizzazione di lanci spaziali dal cosmodromo di Kourou e richiama il suo staff tecnico (…) dalla Guyana francese”, scrive l’Agenzia in un comunicato.
Era fortemente prevedibile, come gia’ anticipato da Enrico Ferrone in un articolo di qualche giorno fa.
Meno spazio ai virologi ed epidemiologi in questo terribile scenario di guerra.
Non si debbono preoccupare tuttavia gli immancabili tuttologi che diventeranno in breve tempo esperti di geopolitica e di russistica.
Lo si evince dal l’informatica del Premier Drafhi sulle drammatiche vicende ucraine.
sara’ probabilmente rivisto il PNRR ed anche per Il comparto spaziale si dovrà tornare con i piedi per terra.
La situazione impone meno autoreferenzialita’ e più concretezza.
Con questa foto l’ASI partecipa alle celebrazioni per il 30° anniversario dall’istituzione della Protezione Civile.
Ormai non vi è struttura centrale dello Stato che nelle proprie ricorrenze non continui a dimostrare la necessità dell’utilizzo dei satelliti.
Purtroppo non sembra che nel passato i satelliti siano stati utilizzati appieno per evitare calamità e disastri.
Speriamo che si cambi rotta nel futuro.
Minacce reali di guerra e l’Italia ne potrà’ risentire pesantemente anche sul piano tecnologico,ivi compreso nel settore spaziale.
Il PNRR potrebbe essere necessariamente ridefinito.
Altro che essere ottimisti come coninuano a fare Comint e ASI.
Il Comitato parlamentare per l sicurezza della Repubblica (Copasir) ha chiesto al presidente del consiglio Mario Drgahi di riferire al Comitato sugli sviluppi della crisi in Ucraina. Lo ha reso noto il presidente del Copasir al termine della audizione avvenuta a Palazzo San Macuto del Segretario del Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e all’Aerospazio COMINT, Generale Luigi Francesco De Leverano.
Da Askanews.