All’unisono: il programma Copernicus dell’UE produce grandi benefici.

Vi saranno benefici economici stimati per circa 30 miliardi euro al 2030.
La stima è stata confermata oggi dalla Commissione europea, in occasione della conferenza ‘Copernicus per l’ambiente e la sicurezza umana – Dalla ricerca alla gestione’, svoltasi questa mattina nella sede dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) di Tor Vergata a Roma.
Vi è unanimità di giudizio sull’importanza del programma da parte dell’Unione Europea, dell’ESA, dell’Agenzia Spaziale e dal Ministro del MIUR.
In particolare il presidente dell’ASI ha sottolineato come lo spazio, “tradizionalmente legato a una competizione politica e tecnologica o a un utilizzo per le telecomunicazioni, venga ora sfruttato come strumento potentissimo per creare ricchezza attraverso una riduzione dei costi relativi alle emergenze ambientali o un migliore sfruttamento delle risorse”.
Dichiarazioni autorvoli che fanno ben sperare sul costoso impegno europeo per lo spazio.
Invero posizioni così ottimiste vi furono anche  in occasione del programma Galileo  nella cui realizzazione l’Europa  incontra non poche difficoltà anche in termini di impegni finanziari.
Ci piacerebbe sentire anche i pareri degli utilizzatori finali e non soltanto dei detentori della tecnologia spaziale.

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