CLAUDIO BORGHI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
il 16 e 17 novembre 2021 su diversi organi di stampa viene riportata la notizia secondo cui il Presidente francese Emmanuel Macron sarà a Roma giovedì 25 novembre 2021 per firmare il «Trattato del Quirinale» con il Presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi;
tra il 2017 e il 2018, con il Governo Gentiloni, era stata annunciata la volontà di iniziare i tavoli di lavoro per dare vita al suddetto «Trattato del Quirinale», che avrebbe sancito una cooperazione rafforzata italo-francese con il fine di coordinare e far cooperare i due Paesi su vari temi, tra cui le politiche industriali, finanziarie e commerciali. Tuttavia, la firma dell’accordo, prevista per l’anno 2018, saltò con il cambio di Governo italiano e l’ascesa del governo Conte I. L’iter del «Trattato del Quirinale» venne dunque accantonato e, ad oggi, sembrava completamente fermato –:
se risponda al vero che l’Italia e la Francia siano in procinto di firmare il cosiddetto «Trattato del Quirinale» e come sia possibile che il Parlamento italiano non sia stato informato neanche sommariamente di tale avvenimento;
di quali elementi disponga circa il ruolo svolto, nell’ambito della trattativa, dall’ex Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, e in base a quale mandato.
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