Si moltiplicano i conflitti di interesse nelle strutture centrali Comint ed ASI nel comparto spaziale. Sarebbe meglio azzerare tutto e soprattutto l’ASI. Il tutto avviene nel preoccupante scenario di affidare completamente all’ESA la gestione di circa 1,78 miliardi di euro da spendere tra il 2022 ed il 2026 e nell’imminenza del Trattato del Quirinale.

Non solo Giorgio Saccoccia, Presidente dell’ASI, e Maurizio Cheli consigliere d’amministrazione dell’ASI e del CIRA sono gli unici esempi di conflitti di interesse persistenti da anni.

Si aggiungono altri casi preoccupanti secondo quanto scrive Alessandro da Rold su “ la Verità”del 21 novembre 2021.

Eccoli:

“Michèle Lavagna, professoressa del Politecnico di Milano che da tempo vanta una serie di progetti scientifici finanziati dalla stessa ASI. Tutto ciò con il rischio di un doppio conflitto di interesse “( sia nel comitato tecnico scientifico dell’ASI, sia nello staff di Colao per intenderci).

Ed ancora sempre da ” La Verità:

“Paolo Gaudenzi, un altro esperto del COMINT individuato da Tabacci e confermato da Colao è proprietario di una Start up Smart Structures Solutions che a sua volta lavora su progetti ESA, ASI, Vega.”

(Gaudenzi per la cronaca è anche candidato come addetto spaziale a Parigi.)

Sono elementi gravi di preoccupazione che dovrebbero indurre le autorità politiche a demolire presto il  castello di anomalie e conflitti.

Ciò è ovviamente a prescindere dall’asservire l’Italia all’ESA ed alla Francia con l’imminente trattato del Quirinale.

 

 

Lascia un Commento