“L’ASI si trova in uno stato di confusione operativa e gestionale” Così si legge nell’intervista rilasciata da Silvano Casini ad Enrico Ferrone su “L’Indro”. posizioni pienamente condivisibili.

Nell’intervista di Silvano Casini ex Amministratore straordinario dell’ASI, pubblicata integralmente qualche giorno fa si legge

“Diventa urgente rivedere l’assetto organizzativo individuando una struttura permanente della Presidenza del Consiglio che mantenga la continuità dell’azione amministrativa e di governo in tutte le fasi della vita istituzionale del Paese. L’efficienza va invece rapidamente recuperata nella fase di attuazione della politica spaziale nazionale. Ciò tocca ovviamente l’assetto di ASI, che attualmente sembra trovarsi in uno stato di confusione operativa e gestionale indotta dall’assenza dell’azione di indirizzo e guida del governo. In sostanza l’operazione di revisione dell’assetto di governance del settore è rimasta nel testo di legge del 2018 a metà, in quanto non ha apportato le necessarie modifiche istituzionali, organizzative.

Ed ancora:

ASI dovrebbe limitarsi a recepire gli indirizzi governativi decisi dal COMINT ed eseguirli esattamente, come accade a NASA. Penso che ASI vada rifondata, con una nuova legge, quale agenzia pubblica esecutiva, con funzioni strettamente tecniche, gestionali e operative, mirate a supportare l’azione del comitato interministeriale e a dare attuazione alle sue decisioni, con un Administrator che riporti direttamente al Presidente del Consiglio. Riducendosi la complessità burocratica delle linee decisionali, ora distribuite su più organi istituzionali, la nuova ASI potrà avere una struttura flessibile, semplificata e mirata alla produttività dei processi di gestione degli appalti e delle varie procedure di affidamento che si dovranno utilizzare per la realizzazione dei programmi spaziali del PNRR oggi, ma in futuro per la realizzazione delle direttive di COMINT.

Sono posizioni, che come dimostrano gli articoli del nosto blog, sono pienamente condivisibili. Sembra invece che la confusione continui.

 

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