La frattura nel CDA dell’ASI: momentanea o permanente?

Vi è attesa per la prossima riunione del CDA dell’ASI dove, ormai da tempo,  vi è una spaccatura tra i consiglieri (2 +il Presidente da un lato) e gli altri 2 dall’altro ( i nomi sono noti a tutti)
Molte sono le ragioni del contendere, ma quella più importante è collegata alla nomina (avvenuta senza numero legale?) del Presidente della società e-Geos nella persona di un consigliere d’amministrazione.
La questione è tutt’altra che bizantina non solo perché il Ministro Vigilante, come ampiamente riportato in precedenti articoli, ha fornito chiare indicazioni sulle nomine da cui debbono essere esclusi i consiglieri d’amministrazione dell’ASI, ma anche perché severe sono state le critiche del magistrato della Corte dei Conti preposto al controllo dell’ASI.
Quest’ultimo ha  rilevato  in modo fermo in una sua lettera l’inopportunità della nomina deliberata ed anticipa che il caso sarà oggetto di attenzione nella prossima relazione della Corte dei conti al Parlamento.
E’ ormai chiaro che, al di là degli aspetti formali, il Consiglio d’amministrazione è sostanzialmente paralizzato e pertanto i membri in minoranza potrebbero prendere , se non altro per coerenza,decisioni conseguenti.

1 comment

  1. parvati scrive:

    Fermo restando che il problema delle spese folli dell’ASI (esempio la sponsorizzazione del Teatro Regio con tanto di belle ragazze con zeppe altissime che sono una chiara dimostrazione di cattivo gusto) è assolutamente scandaloso ed è quindi lecito porvi attenzione, viene da porsi la domanda: perché i giornalisti non dedicano un po’ del loro tempo alla lettura del “PIano Triennale dell’ASI” elaborandone criticamente i contenuti per chiarire le conseguenze di scelte scellerate sull’industria e la comunità scientifica italiana? E si che tale analisi è estremamente semplice perché espressa a chiare lettere nel capitolo introduttivo del PTA stesso: “…vanno sottolineate le conseguenze negative che la pianificazione minimale potrebbe introdurre per la gestione, il sostegno e lo sviluppo del comparto spaziale nazionale, come segue: ……. Nel settore dell’Osservazione dell’Universo:
    o Problemi di finanziamento delle attività di partecipazione scientifica nazionale allo sviluppo delle nuove missioni ESA: Exomars, COSMIC VISION Missione M-size Euclid, COSMIC VISION Missione L-size, Solar Orbiter;
    o Problemi di finanziamento delle attività di attività di raccolta e utilizzazione scientifica dei dati di missioni operative ESA: CASSINI, GAIA, Bepi Colombo, Rosetta, Herschel, Planck, Integral (committenti INAF, INFN);
    o Problemi di finanziamento delle attività di attività di raccolta e utilizzazione scientifica dei dati di missioni operative in cooperazione NASA: DAWN, SHARAD (committenti INAF, INFN);
    o Problemi di finanziamento delle attività di raccolta e utilizzazione scientifica dei dati della missione AGILE (committente INAF)
    o Problemi di finanziamento delle attività dell’ASI Science Data Center o Ritardi o cancellazione delle attività di studi preparatori per le future missioni ESA e NASA
    Nel settore Abitabilità Umana nello Spazio e Microgravità:
    o Ritardi e cancellazioni delle attività scientifiche di biomedicina e biotecnologie o Ritardi e cancellazioni delle attività di utilizzazione scientifica e applicativa delle risorse
    nazionali della ISS – International Space Station o Ritardi e cancellazioni delle iniziative di contributo nazionale all’esplorazione spaziale
    umana e robotica o Rinuncia a possibili opportunità di volo di astronauti italiani su ISS
    etc etc..” (pag. 11 e 12 del PTA).
    Guarda caso cancellazione di programmi che proprio fanno riferimento alle industrie torinesi, a beneficio dei soli tre programmi spaziali con priorità irrinunciabili che sono quelli che fanno riferimento alle industrie laziali (Cosmo-Skymed, Prisma e Sigma). I lavoratori di Torino così si troveranno senza lavoro ma felici di avere il proprio teatro finanziato dall’ASI. Da questo dato di fatto scaturisce quindi la successiva domanda: ma gli amministratori pubblici piemontesi lo sanno che il loro amato Ministro della Ricerca Profumo ( ex Rettore del locale Politecnico e quasi ex-candidato Sindaco alla città di Torino) approva un PTA che affossa le eccellenze industriali locali?

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