L’istituto nazionale di geofisica si interessa di terremoti, vulcani e non solo. Anche di vini?

In questi giorni consultiamo sovente il sito dell’istituto nazionale di geofisica, in cui da non molto si è insediata anche la nuova  Direttrice o se volete Direttora Generale, per aggiornarsi sugli effetti del sisma che ha colpito l’Italia centrale.
Ebbene apprendiamo tra l’altro  dal sito che l’11 novembre pv saranno presentati “presso l’Osservatorio di Pizzi Deneri (Linguaglossa-Catania) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), i risultati del progetto sperimentale “Vini d’alta quota. I VINI CALCAGNO A QUOTA 2800”,  nato dalla collaborazione tra INGV e l’azienda vinicola Calcagno.
Si legge che”  Il progetto, iniziato il 22 luglio 2015 e terminato il 22 luglio scorso, nasce dall’idea di allestire, presso l’Osservatorio di Pizzi Deneri, all’altitudine di 2813 m, un corner dedicato all’affinamento di un lotto di bottiglie dei vini dell’azienda Calcagno, posizionati in casse di legno, per un periodo di circa 12 mesi.”
 Durante la giornata di presentazione,  i vini, oggetto della sperimentazione, saranno venduti tramite un’asta di beneficenza e il ricavato sarà devoluto all’INGV, collaboratore del progetto, per la ricerca sul sisma e per l’acquisto di specifici macchinari dedicati al monitoraggio e sorveglianza vulcanica.

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