Nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso, sull’altopiano di Campo Imperatore, sorge la stazione astronomica dell’Osservatorio d’Abruzzo, con un telescopio ottico e uno infrarosso.
Ecco una descrizione stupenda dell’osservatorio a cura di Media INAF.
Il tempo massimo per la nomina del Presidente dell’istituto nazionale di astrofisica è scaduto ad ottobre.
Siamo dunque in regime di proroga.
Come abbiamo già riferito in precedenti articoli la cinquina di nomi prescelta dal comitato di selezione è da tempo sul tavolo del Ministro Fioramonti. Vi sarebbero nella rosa oltre al Presidente scaduto anche validi candidati interni.
Della vicenda se ne è interessato il ” Foglio” in un interessante articolo in cui si correla la nomina del prestigioso Ente di ricerca INAF anche a problematiche di collaborazioni internazionali come ad esempio quelle con la Cina e con gli Stati Uniti. (vedi rassegna stampa dell’ASI).
Secondo l’articolo in questione ” Lo spazio è europeista, ma l’Italia nella ricerca, sta giocando un partita piuttosto controversa”.
Ne vorremmo capire di più e ci riserviamo di approfondire la vicenda.
Sta volgendo al termine la procedura per la nomina di Presidenti di alcuni Enti di ricerca vigilati dal MIUR e tra questi in particolare dell’istituto nazionale di astrofisica.
All’inizio della settimana prossima infatti la commissione selezionatrice (la stessa di quella che ha selezionato la cinquina di candidati per la Presidenza dell’ASI ) dovrebbe tenere la sua ultima riunione per la definizione della cinquina di candidati da sottoporre al vaglio del Ministro del MIUR Fioramonti
I candidati alla presidenza dell’INAF, per quanto sia dato sapere, sarebbero una decina,tra esterni ed interni e tra questi vi potrebbero essere, come abbiamo già posto in evidenza in un precedente articolo. nomi autorevoli Sono soltanto delle ipotesi.
Potrebbe essere opportuno, a nostro giudizio che le autorità preposte alla selezione dessero un segnale di forte rinnovamento che consentisse la piena valorizzazione di quei candidati dotati di alte competenze scientifiche e professionali già maturate da anni all’interno dell’istituto di astrofisica.
Non sarebbe male insomma che fosse dato spazio a nuove risorse di alto livello scientifico.
Si apprende che il Governatore Generale e Lady Cosgrove, insieme all’Ambasciatore australiano in Italia, il Dr Greg French, hanno incontrato il Presidente dell’Inaf, il Professor Nichi D’Amico, e il suo staff,
E’ stato spiegato il ruolo dell’Inaf e sono stati evidenziato gli stretti legami tra gli astrofisici dei due Paesi che lavorano insieme su sfide globali per sviluppare infrastrutture di ricerca di livello mondiale. Uno dei progetti comuni è lo Square Kilometre Array, il più grande radiotelescopio al mondo il cui array a bassa frequenza sarà dislocato nell’Australia occidentale, dove l’Inaf intende concentrare una parte consistente del proprio coinvolgimento nel progetto.
L’Inaf, comè è riconosciuto da tutti, è un fiore all’occhiello della ricerca scientifica italiana
Nel 2016 la rivista Nature l’ha posizionato al secondo posto nel mondo tra le 100 migliori istituzioni per le collaborazioni internazionali.
La Nasa era al sesto posto, l’Iit di Genova al quarantaduesimo.
E tutto ciò, malgrado il 40 per cento dei ricercatori sia precario (382 contro 581 a tempo indeterminato) e abbiano in media più di 40 anni. Per aggiungere incertezza alla precarietà, la quasi totalità di loro è vincolata all’approvazione dei progetti, che vengono finanziati dopo essere stati selezionati da apposite commissioni.
I lavoratori dell’Inaf si trovano quindi in un grave stato di precarietà e di disagio e manifestano contro i dirigenti.
Si risolverà presto questo stato di turbolenza nella ricerca astrofisica?
Si ha notizia dell’approvazione da parte dell’INAF della “Convenzione“ con il “Dipartimento di Psicologia” della “Seconda Università degli Studi di Napoli“per la “indagine sul livello del benessere lavorativo” dei dipendenti dello “Istituto Nazionale di Astrofisica“. (verbale CDA dell’INAF)
Sembra esservi comunque una differenza procedurale: l’ASI sceglie la strada di una consulenza ad un esperto/a, mentre l’INAF si rivolge ad una università con cui stipula una convenzione.
Alcuni giorni fa è stato inaugurato alla presenza della Ministra per l’Istruzione l’Università e la Ricerca, Valeria Fedeli, l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, che unifica le due strutture dell’Inaf già presenti sul territorio abruzzese: l’Osservatorio di Teramo e la Stazione Osservativa di Campo Imperatore.
Si consolida la vocazione scientifica dell’Abruzzo che ospita importanti enti di ricerca come i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e il Gran Sasso Science Institute.
Come è ampiamente riportato dalla rassegna stampa dell’ASI del 6 febbraio 2017, la Procura della Corte dei Conti avrebbe chiesto al Presidemte dell’INAF dalla fine del 2011 al 2015 ed al Direttore generale di risarcire un danno pari a 50000 euro per avere usufruito per lungo periodo di una foresteria dell’INAF riservata ad ospitare scienziati dell’inaf a Roma per ragioni di studio e lavoro a Roma.