Commissione grandi rischi della Protezione Civile e l’impiego del sistema satellitare Cosmo-Skymed.

Imputati di eccellenza per il terremoto dell’Aquila .
Infatti proprio di questi giorni è la decisione del GIP dell’Aquila di rinviare a giudizio i componenti della Commissione alto rischio per omicidio colposo plurimo aggravato con l’imputazione di avere provocato da”informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosità
dell’attività sismica vanificando le attività di tutela della popolazione”. Secondo i pm, gli imputati “sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione” anche sotto il profilo dell’informazione.
Queste notizie rassicuranti “hanno indotto le vittime a restare nelle case”.

E’ lecito domandarsi se per la valutazione del rischio non potevano essere utilizzati anche i satelliti ed in particolare il sistema Como Skymed che fino ad oggi è costato al contribuente italiano circa 1 miliardo di euro.

Questa domanda fu posta già in Agosto scorso dal settimanale l’Espresso come riportato anche in un articolo di questo blog.

“Si sosteneva in particolare che l’utilizzo dei satelliti di telerilevamento avrebbe potuto consentire
di prevedere il cedimento della Casa dello studente e di altri palazzi della
città crollati il 6 aprile 2009.”

La questione entrò anche in Parlamento dove fu presentato un atto ispettivo parlamentare in cui si chiedeva al Governo in quanti casi questo genere di importante rilevamento abbia posto le pubbliche amministrazioni in condizioni di prevenire danni, innanzitutto alle persone,da eventi sismici un monitoraggio così dettagliato potesse mettere in grado la Protezione civile di prevedere danni agli edifici e quindi alle persone.”

Domande e dubbi leciti tanto più che l’Agenzia Spaziale Italiana, (non è chiaro se autorizzata dal Ministro Vigilante) ha già da anni un accordo con la Protezione Civile in cui è peraltro identificata come centro di competenza per il monitoraggio del rischio.

Nel progetto SIGRIS ( sistema di osservazione per la gestione del rischio sismico) si pone in evidenza che il Sigris può tra l’altro servire nella gestione del rischio sismico sia “nella fase di prevenzione e conoscenza (valutazione del rischio sismico) sia nella fase di gestione
dell’emergenza.”

Sembra che le questioni siano interconnesse e che sia necessario, anche contestualmente con la delicata fase giudiziaria in corso chiarire in modo inequivocabile sia da parte dei detentori della tecnologia satellitare sia da parte dell’utenza finale l’effettiva utilizzazione del sistema satellitare nella gestione del pericolo.
sismico

E’ un dovere di informazione nei confronti dei cittadini.

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