“Per adesso però, vediamo con un tantino di preoccupazione che per rinforzare il nostro Paese ricorriamo a un ente internazionale, con interessi prevalentemente concorrenti, perché si gestiscano le nostre carte. E lo scaricabarili a cui assistiamo continuamente ci fa porre una domanda: se le cose stanno così, chi comanda in Italia? Forse qualche esecutivo d’oltreconfine conta più di quello romano?”