Finalmente una voce fuori dal coro si distingue dai soliti commenti conformisti.
A proposito della neonominata Cheli alla direzione dell’ESRIN l’articolo recita testualmente:
“Non ha qualiche A6 (ora è A5), ma soprattutto è stata per quasi 8 anni assistente proprio di Aschbacher che da direttore dell’ESA ora l’ha nominata. Il direttore generale austriaco è stato in ESRIN sia come vicedirettore sia come direttore.
Per questo motivo ci si domanda tra gli esperti del settore se la Cheli riuscirà ad opporsi alle decisioni di un suo storico superiore, soprattutto quando andranno contro gli interessi del nostro Paese”.
Insomma nella sostanza, come rileva il giornale, “la nomina della Cheli potrebbe permettere al direttore generale di cotrollare capillarmente quello che è stato per anni il suo incarico”