La sede dell’Agenzia Spaziale Europea,rimessa a nuovo, sarà operativa a partire da Marzo 2023. Vi sarà anche un impianto per trasformare le urine in acqua distillata.

La sede dell’Agenzia spaziale europea si rinnova.

Ospitata sin dalla sua creazione nel 1975, nel cuore del 15° arrondissement di Parigi, rue Mario-Nikis, l’organizzazione intergovernativa disporrà di locali completamente rinnovati nel marzo 2023 che, per la prima volta, potranno accogliere il pubblico.

All’angolo dell’edificio, al piano terra, sarà dedicato al grande pubblico uno spazio denominato Astrolabio, ben visibile dall’esterno. Ci sarà un centro di conoscenza per esperienze interattive, mostre sulle tecniche spaziali, un’area di accoglienza che può ospitare circa 30 persone (come un’aula) e un negozio. Si tratta di un “edificio per i prossimi 30 anni” che, secondo il direttore della sede centrale dell’ESA Eric Morel de Westgaver, è attualmente in costruzione per un costo di 70 milioni di euro. L’organizzazione, che conta 22 Stati membri, si apre regolarmente a nuovi partner. Il nuovo edificio dovrà ospitare fino a 30 delegazioni. Inoltre, gli spazi dedicati alle riunioni sono flessibili e possono ospitare fino a 38 contemporaneamente. Allo stesso modo, tre sale riunioni, separate da pareti mobili, possono essere una, con una superficie totale di 750 m².

In tutto, un edificio di 12.000 m² di superficie su quattro livelli sarà occupato dai 330 dipendenti dell’ESA e dei loro partner nel sito degli ex stabilimenti Thomson. Sarà ricoperta di pannelli solari: ovvio visto che questi sono stati originariamente inventati per i satelliti. Allo stesso modo, il quartier generale dell’ESA promuoverà la tecnologia spaziale, ad esempio introducendo lo sviluppo su larga scala della raccolta delle urine, come progettato dall’agenzia per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Si tratta di ottenere acqua distillata da reiniettare nel ciclo di lavaggio e un prodotto secco che può diventare fertilizzante.

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