Satelliti commerciali finalizzati anche ad utilizzazioni di spionaggio. Vantaggi…… ma anche rischi.

 

 

Fino ad ora  quando si parlava di satelliti spia pensavamo soltanto ad iniziative statali e governative che programmavano  satelliti di spionaggio.
Vediamo ora un’inversione di tendenza  con l’intervento di società private e commerciali.
Alcuni mesi fa la società americana Capella Space, con base a San Francisco, ha lanciato ad esempio  in orbita il primo satellite commerciale per l’osservazione terrestre in grado di restituire immagini radar nitide in altissima risoluzione di qualsiasi parte del mondo, sia durante il giorno che durante la notte, con il sole oppure con la pioggia.
Si tratta, in sostanza, del satellite commerciale con la qualità di immagini più alta in assoluto.
Il satellite messo in orbita dalla società fondata da Payam Banazadeh, ex ingegnere al JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA, si chiama Capella 2, pesa 107 chilogrammi ed è in grado di catturare immagini radar con una risoluzione di 50 per 50 centimetri, anche se l’azienda californiana sostiene che può arrivare anche oltre, cioè 25 per 25 centimetri, con una larghezza di banda di 500 MHz espandibile fino a 1,2 Ghz.
Questo nuovo approccio applicativo  può far sorgere problemi di sicurezza, poiché la libera vendita di riprese radar ad alta risoluzione può rappresentare un fattore di rischio se non vi è un attento controllo sugli utenti finali.
 Le immagini raccolte, infatti, se da una parte potrebbero servire per la ricerca mineraria, per la valutazione dei danni ambientali o per l’edilizia, dall’altra potrebbero essere richieste dai servizi segreti di quei Paesi che non hanno accesso autonomo a questo tipo di tecnologia.
Non mancano poi le questioni connesse  alla privacy delle persone, se la precisione della risoluzione dovesse essere effettivamente quella dichiarata.

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