A partire dal 2021 assumerà una concreta fisionomia di agenzia a tutto campo la nuova entità spaziale che da qualche mese ha come direttore generale il portoghese Rodrigo da Costa. ( la futura Euspa)
A questo nuovo soggetto spetterà la responsabilità di gestire il programma spaziale dell’Unione Europea.
Sullo scenario europeo è peraltro presente da anni l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che avrà come direttore generale a partire dal primo luglio 2021 l’austriaco Ashbacher, attuale direttore dell’Esrin.
Nella prima agenzia non parteciperà il Regno Unito ormai fuori dall’Europa, che invece continuerà a prendere parte all’ESA.
Si prevedono frizioni tra i due soggetti spaziali (che peraltro hanno regole diverse nei ritorni industriali), anche perchè non sembrano chiari i ruoli distintivi.
Chi predominerà? A nostro giudizio l’ESA, sia pure autonoma rispetto all’Europa Unita assumerà in futuro sempre più il ruolo di braccio tecnico operativo
Non va trascurato il fatto che il programma spaziale dell’Europa Unita rientri nell’ambito gestionale del Commissario per il mercato interno. ( per la cronaca è un francese)
Insomma aumenterà la confusione?