Si rispolvera lo scudo spaziale.

Ci risiamo con lo scudo spaziale di vecchia memoria.
La Nato infatti nella sua ultima riunione ha annunciato di avere condotto con successo il primo test per lo scudo spaziale secondo cui è possibile intercettare un missile balistico con un missile anti-missile ed il fatto nuovo è che la minaccia puà essere neutralizzata in pochi minuti.
L’invenzione al tempo fu del Presidente Reagan repubblicano che ideò la Strategic Defense Initiative proprio per fronteggiare l’URSS nella guerra fredda. Poi tutto andò nell’oblio con i profondi sconvolgimenti politici che portarono al declino definitivo del comunismo reale.
Ora se ne riparla seppure in salsa diversa per impulso  dell’attuale Presidente degli USA il democratico Obama. Infatti  sono stati accantonati i laser e si parla sempre più  di sviluppo dei radar, dei missili intercettori  e potenti computer.
E’ cambiato anche l’assetto geopolitico  mondiale ed i nemici da battere sarebbero gli stati emergenti come IRAN, Corea del Nord  che rischiano di diventare sempre più aggressivi nella minaccia all’Occidente.
E’ plausibile che questa nuova situazione possa giustificare il nuovo scudo della NATO?
O forse come ai tempi di Reagan, la ragione di questo revival non sia riconducibile a motivazioni puramente economiche  connesse al potenziamento delle industria della difesa.
La questione comunque è molto complessa e la Russia di Putin non rimarrà certamente a guardare.

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