Norvegia, Austria e Spagna, ma anche Polonia e Belgio potrebbero entrare in dirittura d’arrivo nella selezione in ESA per la Direzione Generale.

 Ormai siamo alle semifinali, in gergo sportivo.
A tre candidati, quello norvegese, austriaco e spagnolo si aggiungerebbero in una cinquina allargata i candidati belga e polacco.
Tornando alla terna, secondo “Formiche”:
Con Duque sarebbero rimasti Josef Aschbacher e Christian Hauglie-Hanssen. Il primo, austriaco, guida dal 2016 l’Esrin, il centro europeo specializzato in osservazione della Terra basato a Frascati, in Italia. È altresì direttore dei Programmi di osservazione terrestre dell’Esa con grande esperienza all’interno dell’ente e potrebbe contare su un’intesa tra Francia e Germania per sostenere il suo nome. Il secondo, norvegese, è direttore generale dell’agenzia spaziale di Oslo, con background industriale. Nonostante il forte appoggio del governo, sulla sua candidatura pesa l’assenza della Norvegia dall’Unione europea.
Si conferma  dunque il niet per l’Italia.
Un bel  raccolto dopo la la semina di tanti miliardi di euro nell’ulima conferenza interministeriale di Siviglia!
Occorrerà in tempi brevi (è ormai l’opinione di molti), compatibilmente con  la terribile pandemia da Covid, riflettere seriamente sulle strategie portate avanti dal Comint della Presidenza del Consiglio.

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