Le ultime intercettazioni telefoniche pubblicate da “il Fatto Quotidiano” che riguardano il CIRA ed il suo management di qualche anno fa. Un vero tsunami.

“Nel 2014 l’imprenditore di Castellammare puntava a fare pressioni sul ministro Giannini per salvaguardare il cognato, l’ingegnere Leopoldo Verde, dg del Cira, dal terremoto che stava per abbattersi sul management del centro di ricerca aerospaziale dopo l’arresto del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese (che aveva ospitato in passato nel suo hotel a Cava de’ Tirreni). Come? Attraverso un intervento sul deputato di scelta civica Antimo Cesaro che a sua volta avrebbe dovuto intercedere con la titolare della Ricerca Scientifica”

Così scrive il Fatto Quotidiano in un suo recentissimo articolo.

Continuano dunque ad essere pubblicate inquietanti intercettazioni telefoniche che mettono ancora na volta in evidenza strane colleganze nel passato anche recente da parte del management del CIRA ( società di riferimento dell’Agenzia Spaziale Italiana) e non solo.

Ci troviamo  dunque di fronte ad una complessa situazione del Centro di Capua paralizzato ormai da anni da queste vicende.

Non sono assenti al riguardo ipotesi di revisione radicale  completa del CIRA, che , secondo alcuni, potrebbe essere anche azzerato.

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