Non solo Fraccaro. Anche Fioramonti rappresenterà l’Italia alla Conferenza dell’ESA. Ma non sarebbe meglio chiedere una moratoria?

Riccardo Fraccaro, a cui è stata affidata da qualche giorno dal Premier Conte la delega all’aerospazio, avrà molte gatte da pelare e tra queste in primis quella della preparazione della conferenza ministeriale dell’ESA, ove come è noto l’Italia è il  terzo paese contributore.

Si apprende intanto dai media che il Ministro Fioramonti del MIUR dovrebbe fare parte della delegazione italiana alla conferenza dell’ESA di Siviglia.

Sarà quindi nella delegazione guidata da Fraccaro  e con quale ruolo?

A prescindere comunque da specifici fatti organizzativi connessi alla composizione della delegazione italiana, siamo dell’opinione che la situazione italiana, per una serie di motivi contingenti,  ( vedi ad esempio la stesura della nuova legge di bilancio che sarà approvata a fine anno) imporrebbe la richiesta di una moratoria in ESA della Ministeriale.

Non siamo i soli a proporla, in quanto siamo stati anticipati nella richiesta qualche giorno fa   da Silvano Casini amministratore dell’ASI negli anni”90″( vedi intervista a l’Indro)

Quali dunque i motivi?

Sono  sostanzialmente quelli  addotti da Casini e cioè

“il nuovo Governo non ha il tempo per analizzare approfonditamente le tematiche in agenda, tutte molto complesse e con impatto forte sull’attività spaziale italiana ed europea per i prossimi dieci anni; nessuna delle quali, però, così urgente da non poter consentire maggiori approfondimenti e valutazioni, anche alla luce delle evoluzioni ancora non definite del contesto internazionale, in particolare nel settore dei lanciatori e della esplorazione spaziale. Neppure si può essere in grado di verificare se il conseguente impatto finanziario sull’economia italiana possa essere compatibile con l’eccessivo indebitamento del Paese.”

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