Nuovo assetto dell’ASI: forche caudine degli emolumenti del Presidente e della nuova direzione generale.

Nella prossima settimana con molta probabilità avremo il Monistro Bussetti  nominerà il neo Presidente dell’ASI dopo il parere del Comint che si riunirà ai primi di Aprile p.v.

Lo ha dichiarato anche  il commissario straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana, Piero Benvenuti, in occasione dell’incontro con la stampa per illustrare le prossime tappe di avvicinamento alla ministeriale Esa in programma il prossimo novembre e presentare il nuovo logo dell’ASI.

Non si pronuncia mai  ufficialmente il nome di Giorgio Saccoccia, alto funzionario dell’ESA, come nuovo Presidente dell’ASI, ma è ormai “vox populi”.
Sorge spontanea una prima domanda. Quale sarebbe lo stipendio del nuovo presidente, qualora fosse Saccoccia?
Si ricorda a tale proposito che sulla materia stipendiale,alcuni mesi fa, il Miur ha scritto a tutti i direttori generali degli Enti Pubblici di Ricerca (Epr) una lettera in cui sostiene che l’indennità massima del presidente di un Epr deve essere pari al 25% dello stipendio percepito, se dipendente pubblico .

Il neo presidente non è allo stato attuale un dipendente pubblico italiano e d’altra parte dovrebbe dimettersi dall’ESA, a meno di non incorrere in un palese conflitto d’interessi. e pertanto il suo stipendio dovrebbe essere soltanto quello di Presidente dell’ASI senza alcuna indennità ulteriore.
Altra questione di non poco conto è quella della direzione Generale.

Secondo le norme statutarie dell’ASI e secondo la recente nomina da parte del Commissaro straordinario, il mandato dell’attuale direttrice cessa con il mandato del Commissario straordinario.Dovrà essere nominato pertanto un direttore ad interim nell’attesa di una call per un nuovo direttore generale. dovrà nominare un Direttore Generale ad interim. Chi sarà?

Entrambi i problemi non sono certo secondari e   potrebbero  introdurre  ulteriori elementi di perturbazione  in un quadro già  complesso.

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