Ancora una sentenza di lavoro che riguarda l’ASI. Questa volta a pronunciarsi è la Corte di Cassazione.

La Corte rigetta il ricorso.
Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio che liquida in
euro 4.000/00 per compensi professionali, oltre euro 200,00, per esborsi, spese
generali in misura del 15% e accessori di legge.
Ai sensi del D.P.R. n. 115 del 2002, art. 13, comma 1 quater dà atto della
sussistenza dei presupposti per il versamento, da parte del ricorrente, dell’ulteriore
importo a titolo di contributo unificato pari a quello dovuto per il ricorso, a norma
del cit. art. 13, comma 1-bis.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio del 6 febbraio 2018.
Di che si tratta?
E’ un ricorso in cassazione in cui il ricorrente( ovvero l’ASI ricorre) contro la sentenza della Corte d’Appello  che dichiarava l’illegittimità del licenziamento e condannava l’ASI al pagamento in favore del Dirigente ex Capo ufficio legale delle retribuzioni maturate dalla data del licenziamento al 9 luglio 2006, oltre interessi legali come per legge.
IL resistente è un dipendente a tempo determinato dell’ASI ( l’ex Capo ufficio legale dell’ASI?)
La sentenza completa si trova sul sito della Corte di Cassazione.
Non pochi sarà l’ammontare delle retribuzioni da versare.

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