Dura lex sed lex!

La Puglia è una delle regioni d’Italia più attiva nel campo dette tecnologie avanzate e tra queste eccelle  la Mermec interessata da tempo nel settore ferroviario ed anche in altri comparti avanzati come quelli delle tecnologie spaziali.

Testimonianza feconda di tale impegno è data dall’avvio del consorzio Shira, che riunisce 6 imprese (Mer Mec spa, Mel System srl, Planetek Italia srl, Sitael Aerospace srl, VVN srl, IMT srl) e che è finalizzato  a progettare un satellite per l’osservazione della terra dotato di strumenti con tecnologia infrarosso ad alta definizione.

Al tempo stesso Mer mec, come si evince dalla documentazione internet, avrebbe preso parte a contratti di ricerca finanziati da più Enti di ricerca e tra questi dall’Agenzia spaziale italiana.

Non ci si può che rallegrare per la presenza di realtà industriali così qualificate ed in particolare della Mer mec il cui massimo esponente è stato nominato da poco consigliere d’amministrazione dell’ASI.

In un futuro, tuttavia, laddove vi fossero finanziamenti dell’ASI alla  Mermec, potrebbero configurarsi  purtroppo un caso di conflitto di interesse, sulla base di quanto prescritto in modo molto rigido  dallo statuto dell’ASI ed in particolare dall’articolo 13 che recita al riguardo:

Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione e del consiglio tecnico-scientifico,il Direttore generale, i responsabili dei settori tecnici, fermo restando le incompatibilità e le decadenze previste per legge e nei regolamenti dell’Agenzia, non possono essere amministratori o dipendenti di
società che partecipano a programmi finanziati dall’Agenzia,salvo quelle partecipate dalla medesima Agenzia.
Dura lex sed lex!

 

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