Selezione Presidenza CIRA: il presidente in carica sfiduciato e’ comunque difeso da alcuni media.

Per completezza di informazione proponiamo l’articolo ai lettori.

Notizie dalla Polonia spaziale.

 

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italia

Secondo Grzegorz Wrochna, il presidente dell’Agenzia spaziale polacca ‘POLSA’, la Polonia tra due anni potrebbe mandare in orbita un satellite. Per quanto riguarda altri piani l’Agenzia vorrebbe mandare tra cinque o sei anni sulla Luna una missione di carattere tecnico. Il progetto avrebbe come scopo l’analisi dei materiali che vi si trovano.

Wrochna ha detto che tra venti o trenta anni potrebbe aver inizio l’estrazione mineraria sulla Luna. I materiali estratti sarebbero poi portati sulla Terra. Il presidente di POLSA ha inoltre sottolineato che la Polonia ha iniziato da poco a far parte del Programma Artemis NASA.

Il simposio di Colorado Spring.

Proponiamo una bella fotografia dell’addetto spaziale  Violetti

Precisazioni dell’ufficio stampa del CIRA.

L’ufficio stampa del Cira ci prega di pubblicare quanto inviato a La Verita in ordine alla situazione del CIRA

Provvediamo per un’informazione completa.

In riferimento all’articolo apparso il 4 aprile u.s. a firma Alessandro De Rold, si ritiene doveroso evidenziare alcune manifeste imprecisioni:

1) Innanzitutto l’Agenzia Spaziale Italiana (azionista di riferimento del Cira) non ha mai proposto in assemblea ilrinvio della trattazione delle tematiche della Due Diligence. L’ASI ha, per contro, esplicitamente proposto la tempestiva ed esaudiente trattazione del tema, dichiarandosi pronta a esperire specifiche azioni. La proposta di rinvio è stata formulata da altri soci. Ne consegue che ogni altra considerazione in merito alla “consapevole collaborazione dell’Agenzia Spaziale Italiana” è, nei fatti, pura artata fantasia
2) L’attività di ricerca non è affatto in fase di stallo, come mostra il piano triennale, con proiezioni di crescita dei ricavi da parte terza per il 2022 – in valore assoluto e percentuale -senza precedenti. Inoltre, relativamente alla evocata scarsa capacità del Management del Cira, del Presidente (a cui nessuno ha mai attribuito irregolarità) e del Consiglio di Amministrazione, si evidenzia che i risultati oggettivi descritti dal bilancio suggeriscono tutt’altro, come apprezzato dagli azionisti: l’esercizio 2020 si è chiuso con un utile di 2,2M€, valore apprezzabile anche alla luce dell’introduzione di più ampi fondi rischi rispetto a quelli del Bilancio 2019. Nonostante gli effetti della pandemia il Valore della Produzione da gestione caratteristica si è assestato su 42,7M€, in crescita del 6% rispetto al 2019 (40,2M€), mentre il costo del lavoro si è assestato su 24,8M€, in discesa del 3%, il che ha consentito che il rapporto Costo del Lavoro su Valore della Produzione scendesse al 58% ovvero 4 punti percentuali al di sotto del tetto del 62% assegnato dalla controllante ASI, e ben 6 punti percentuali sotto il valore del 2019, mentre i ricavi da fonti terze, pur penalizzati dal contesto  epidemiologico, si sono confermati in valore assoluto (11,1M€) su livelli confrontabili con quelli del 2019, come pure la specifica componente dei ricavi dai servizi di prova, per di più con crescita significativa del backlog accumulato a fine esercizio.

 

3) Riguardo al Dirigente citato nell’articolo si evidenzia che è stato assunto con ordinaria procedura competitiva, e che in fase di rinnovo è stato mantenuto inalterato il tetto retribuzione + bonus. Peraltro, l’immagine scelta per accompagnare l’articolo, fa riferimento proprio ad uno dei segmenti più promettenti della ricerca aerospaziale curato, tra gli altri, proprio dal dirigente citato.

Quanto rappresentato nell’articolo appare invece plausibilmente essere effetto ad orologeria di qualche malcontento generato proprio dagli interventi posti in essere dal Presidente e dal Consiglio di Amministrazione finalizzati ad una gestione della società ispirata alla correttezza ed alla trasparenza.

Ha

La diarchia spaziale italiana. Chi comanda in Itala: Giorgetti o Colao?

“Credo che l’Italia meriti piu’ rispetto e piu’ spazio nell’interspaziale europeo e abbiamo il dovere e il diritto di rivendicare questo tipo di spazio, rispetto anche al contributo che l’Italia da’ in quella sede. Secondo: con gli amici francesi abbiamo un grade spirito dialettico sui lanciatori, loro hanno una vocazione molto piu’ sull’Arianne, forse la nostra scelta del passato in termini d mercato e’ risultata piu’ vincente rispetto alle grandi ambizioni che poi non sempre sono state coronate da successo. Anche in questo caso – ha concluso Giorgetti – invece di farci un po’ i dispetti, l’occasione potrebbe essere questo trattato, trovare forme di cooperazione e collaborazione rispetto alla concorrenza internazionale potrebbe essere una buona idea”.

Sono le parole di Giorgetti alla Commissione Esteri della Camera

Mercoledì 6 Aprile, dalle 9:00 alle 12:00, si terrà online una sessione informativa sul progetto #PNRR italiano di Sistemi di #TrasportoSpaziale.  L’obiettivo è offrire un supporto senza precedenti alla preparazione di una nuova generazione di lanciatori più competitivi, efficienti e a minor impatto ambientale, che dovranno sostituire il lanciatore #VEGA nell’orizzonte del 2030.
La partecipazione è rivolta agli operatori economici italiani e prevede la preiscrizione entro le ore 12.00 del 4 aprile.

Continua il dibattito sulle conseguenze in campo spaziale della guerra in Ucraina.

 

Ucraina: che fine farà la Stazione Spaziale Internazionale?

Questo e’ Il tema su cui e’ incentrato l’articolo di Enrico Ferrone.

Si procede alla selezione da parte dell’ASI del Presidente del CIRA in una situazione prsantteper il Centro di Capua : i un duro articolo di Alessandro Da Rold.

Chi sarà il nuovo Presidente del CIRA?

Presto lo sapremo.

Nel frattempo e’ uscito indurissimo articolo de “La Verità “ che vi consigliamo di leggere.

 

Milena Lerario nuovo amministratore delegato di Airbus Italia SPA.

Airbus ha  annunciato venerdì 1° aprile la nomina di Milena Lerario ad amministratore delegato di Airbus Italia S.p.A., la consociata italiana di Airbus Defence and Space. Milena succede a Franco Fossati, che perseguirà altre sfide all’interno dell’azienda.

Un nuovo ordine geopolitico anche nelle collaborazioni spaziali, ma in Italia continua come se nulla fosse.

Vi e’ nei fatti un nuovo corso, ma fino ad ora il Comint non sembra averne preso atto.

Dal nostro punto di vista i programmi di collaborazione in atto sono obsoleti.